Food & Travel
Le Isole Canarie, una delle mete perfetta per le vacanze invernali degli italiani.
12
gennaio
2025

LANZAROTE
È un’isola nera circondata dal blu, plasmata per secoli dal fuoco dei vulcani. All’interno sembra di stare sulla Luna, mentre intorno c’è l’oceano. Percorrere la Ruta de los Volcanes, nel Parco del Timanfaya, equivale a compiere un viaggio al centro della Terra. Indimenticabile. Le spiagge, anche grandi e sabbiose, non mancano, soprattutto a Sud (Puerto del Carmen, Playa del Papagayo, Playa Blanca per citare le più famose), ma attenzione perché il vento spira forte pressoché ovunque. Nonostante sia molto popolare tra i turisti, Lanzarote ha mantenuto un’urbanizzazione “moderata” grazie alla protezione dell’adoratissimo artista locale Cesar Manrique, il quale, sebbene sia morto da più di trent’anni, è riuscito a preservare lo stile architettonico tradizionale dell’isola: a parte alcune colate di cemento nelle località più gettonate, infatti, il resto di Lanzarote è pressoché immacolato e le casette dei villaggi sparsi tra l’entroterra e la costa si stagliano nel nulla con i loro caratteristici colori bianco e azzurro.
GRAN CANARIE
Nessuna contraddizione: sulla seconda isola più popolosa dell’arcipelago c’è davvero posto per tutti. (anche gay friendly, vedi il leggendario Yumbo Centrum, vera e propria mecca del divertimento omosex, ma aperto a chiunque) è Playa del Ingles, in località Maspalomas. Qui la costa è lunga, larga e sabbiosa, e ci si rilassa anche con bambini piccoli. Vicino c’è la riserva delle Dune, su cui, a tratti, è possibile anche camminare. A proposito di camminare: l’interno dell’isola, lussureggiante e montuoso, è un paradiso per i trekker. Meno consigliabile è la costa intorno a Puerto Rico, letteralmente mangiata dal cemento selvaggio.
FUERTEVENTURA & GRAZIOSA
Tra le isole, Fuerteventura è quella dove letteralmente e ci si può bagnare praticamente ovunque. Per esplorarla la prima volta si può optare per una località al centro, ad esempio vicino a Calete de Fuste, per poi muoversi verso il Nord o il Sud anche a seconda del meteo. A Sud, come suggerisce anche il nome “Costa Calma”, l’oceano è più tranquillo, mentre a Nord i cavalloni non mancano mai. Il tratto di costa preferito dai surfisti è El Cotillo, per chi invece si accontenta di saltare tra le onde (o provare a domarle con le che ci si scambia tra turisti in arrivo e partenza direttamente in spiaggia) la destinazione ideale è tra . Oltre alla bellezza del paesaggio (simile al deserto, ma con il mare dietro), la particolarità qui è anche che la sabbia non brucia mai, nemmeno con il sole allo zenit. Vicino a Corralejo c’è anche la famosa spiaggia “di pop-corn” (sassi, in realtà), dove è d’obbligo scattare la foto per Instagram. Se in vacanza volete lasciare le scarpe in valigia e muovervi sempre a piedi nudi sulla sabbia, – la più piccola dell’arcipelago, ma che vanta la riserva marina più grande d’Europa – è quella che fa per voi: qui non esistono strade asfaltate e le auto sono praticamente . Ci si arriva in mezz’ora di traghetto da Lanzarote.
TENERIFE
È l’isola più grande dell’arcipelago e, anche per questo, la più completa. Non mancano le belle spiagge, specialmente a Sud tra Puerto de Santiago e e a Nord, dove c’è Puerto de la Cruz; c’è la montagna più alta di Spagna, (assolutamente da visitare: una funivia vi porta su a tremila metri, anche se a volte rimane chiusa a causa del troppo vento); ci sono diversi borghi storici dove osservare coloratissime abitazioni in stile coloniale (La Laguna, La Orotava e Garachico tra tutti). Tra Los Cristianos e Costa Adeje, inoltre, si può passeggiare o correre per chilometri lungo una via costiera libera dal traffico, senza interruzioni. Chi intende organizzarsi per una fuga di inverno, si ricordi che qui, a febbraio, si festeggia (anche) il Carnevale più grande del mondo dopo quello di Rio.
LA GOMERA
Ancora poco battuta e per niente urbanizzata, La Gomera è uno scrigno verde perfettamente circolare in mezzo all’Atlantico. Curiosità: Cristoforo Colombo fece scalo qui prima della sua famosa traversata, e in suo onore, a settembre, viene celebrata la . Gli abitanti de La Gomera sono rustici, ma genuini. Proprio come il cibo, reso speciale grazie alla coltivazione di frutti e piante introvabili altrove (come il papayo, la manga e il tamarillo). L’isola si può girare a piedi in una settimana ma si può dormire solo in tenda, perché non esistono rifugi. Per comunicare i parlano poco ma fischiano molto: il loro suono è così peculiare che oggi viene insegnato nelle scuole ed è diventato Patrimonio Immateriale Unesco nel 2009.
LA PALMA
L’isola diventata famosa di recente a causa dell’eruzione del complesso vulcanico di è la più verde delle Canarie e i percorsi naturalistici al suo interno si sprecano. Soprattutto al Nord, dove si può camminare tra antiche foreste tropicali e pluviali (come a Los Tiles, Riserva della Biosfera dal 1983), e spiagge di sabbia nera incastonate tra palme e scogliere. Anche a El Hierro, l’isola più remota e selvaggia delle Canarie e un tempo considerata il confine del mondo, la natura incontaminata la fa da padrone: imperdibili sono le passeggiate tra i ginepri di El Sabinar e nella foresta di pini El Pinar. I sub provetti potranno immergersi a La Restinga, mentre nessuno può mancare il bagno nella
piscina naturale di Charco Azul, uno dei luoghi più spettacolari di El Hierro e di tutte le Canarie. Si trova lungo la costa settentrionale a El Golfo, ed è una piscina dalle acque zaffiro creata naturalmente dalla lava.